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venerdì 3 febbraio 2012

UN GIORNO AL CALCIOMERCATO...


Ho sempre seguito con attenzione costante l’ evolversi del calciomercato e ho guardato più volte trasmissioni che raccontavano, minuto per minuto, la diretta dell’ ultimissimo giorno di questa mitica compravendita di giocatori (un po’ come essere al mercato del bestiame). Dagli storici fax mai arrivati ai colpi dell’ ultimo secondo, cioè prima che la famigerata porta si chiuda al fatidico scoccare delle 19 del 31 gennaio (o agosto per il mercato estivo) ho sempre immaginato con un aurea mistica queste giornate all’ Ata Hotel.
Sono arrivato verso le 15 all’ Ata Executive Hotel (che da un paio di sessioni ha preso il posto dell’ Ata Quark) con la neve che cominciava a scendere copiosamente e che in men che non si dica avrebbe ricoperto Milano e gran parte del nord italia. All’ ingresso di questo normalissimo hotel, niente di eccezionale per la verità, inizia la ressa: centinaia di persone vestite elegantemente che si ammassano per riuscire ad entrare, che sgomitano per parlare con il collega o con il direttore sportivo che passa di lì per bere un caffè al bar; gente al telefonino, altri che leggono i giornali, una sfilza di scribacchini che con il loro portatile in mano cercano di racimolare le ultime news da mandare in redazione. Questa è sommariamente la prima impressione che uno si fa entrando nella hall: una piazza in cui si trovano persone di varie nazionalità (dall’ africa all’ estremo oriente), età e ceto sociale (tanti anche i ciarlatani che riescono ad intrufolarsi) tutto accomunati da un'unica grande passione: il calcio.

l' ingresso dell' Ata Executive Hot
Facendo una citazione dantesca potremmo suddividere il calciomercato in tre cantiche: paradiso, purgatorio e inferno. Il purgatorio è la hall dove, tra la confusione generale, cercano di concludere gli affari i tanto bistrattati dirigenti della Lega Pro, che non hanno nessuno spazio a loro dedicato. L’ inferno è il piano inferiore dove si entra solo muniti di pass, che fortunatamente io avevo, e dove si trovano tutte le postazioni delle tv e la famigerata scala che porta agli uffici dei tesseramenti. Il Paradiso invece si trova al piano superiore (anche questo ad accesso limitato) dove ci sono tutte le stanze private dei club di Serie A e B (una normale camera senza letto e con una scrivania).
Io riesco a girare ovunque e nel frattempo cerco di farmi un idea dell’ evolversi del mercato consultando le news sul telefonino, probabilmente sarà un ultimo giorno senza fuochi d’ artificio, ed io che già mi immaginavo l’ arrivo di Carlos Tevez in infradito e costume da bagno!!!
L’ unico giocatore di rilievo che si attende a Milano è Angelo Palombo, il capitano della Sampdoria, che dovrebbe arrivare con il suo procuratore Tullio Tinti per firmare il suo passaggio all’ Inter mentre gli altri giocatori presenti all’ Ata Hotel sono soprattutto calciatori minori in cerca di un colpo di fortuna per chiudere una stagione avara di soddisfazioni e soprattutto di soldi….
Man mano che scorrono i minuti la confusione si fa sempre più elevata, il countdown verso l’ ora X si avvicina sempre di più e le televisioni cercano affannosamente ospiti per rubare almeno uno scoop…a Sportitalia ci sono i due volti noti del calciomercato, Michele Criscitiello (che è stato anche malmenato dall’ agente di Fabio Cannavaro per delle dichiarazioni rilasciate sul sito tuttomercatoweb) e Alfredo Pedullà che, tra un intervista ad Andrea D’Amico (procuratore di Iaquinta e Giovinco tra gli altri) ed una serie di indiscrezioni sugli ultimi affari, intrattengono il pubblico da casa.
Più in là invece troviamo Sky Sport che si avvale dell’ esperienza di Gianluca Di Marzio e di Luca Marchetti mentre trovano spazio in questo carrozzone mediatico anche Mediaset e Gazzetta Tv ma con uno spiegamento di mezzi certamente minore rispetto alle prime due realtà.

il box privato del Parma calcio
I volti noti, visto che alle 19 ormai manca poco, si moltiplicano, ci sono la creme de la creme dei procuratori: da Davide Lippi (figlio di Marcello e balzato alla cronaca come gran viveur) a Claudio Pasqualin (lo storico agente di Del Piero) passando per Oscar Damiani e Claudio Anellucci (il procuratore di Cavani) mentre anche i presidenti e i direttori sportivi escono pian piano dalle loro tane. Notiamo infatti la presenza di Lillo Foti della Reggina, del direttore sportivo del Napoli Riccardo Bigon, di quello del Chievo Sartori (che si scusa con una signora nipponica per il mancato arrivo di Morimoto dal Novara) mentre i big come Marotta, Galliani e Branca sono assenti forse già soddisfatti del lavoro svolto in precedenza.
Quando mancano cinque minuti al termine della sessione invernale la confusione si trasforma in caos le telecamere di Sky sono puntate sulla fatidica porta mentre le persone che si accalcano sulla scala sono sempre più numerose, tra curiosi, giornalisti e addetti ai lavori non si riescono più a contare tanto che chi si deve recare, contratto in mano, verso l’ ufficio tesseramenti deve effettuare vari slalom tra la folla per evitare urti e tamponamenti.
Mentre si chiude definitivamente la porta dell’ ufficio tutti si chiedono quale sarà il colpo last minutes di quest’ anno, alla fine niente scossoni ne squilli di tromba l’ ultimo giocatore di peso a cambiar maglia è Antonio Candreva che si trasferisce dal Cesena alla Lazio un po’ poco da un mercato che fino all’ ultimo aveva sperato nell’ arrivo di Tevez in Italia e nel definitivo addio di Pippo Inzaghi dal Milan ma si sa che in tempi di austerity bisogna accontentarsi…
Alle 19 e 30 circa quindi finisce la mia prima avventura al calciomercato, una giornata divertente, frenetica e soprattutto logorante…

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