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giovedì 20 giugno 2013

Confederation Cup: Tahiti...vittima sacrificale o sorpresa?


Quando tale capitano di ventura Samuel Wallis nel 1767 fu il primo europeo ad avvistare le Isole del Vento nessuno, probabilmente per primi gli stessi abitanti di questa perla dell’ Oceano Pacifico, si sarebbe aspettato di vedere, circa due secoli e mezzo dopo, la nazionale di calcio tahitiana alla ribalta internazionale in un palcoscenico prestigioso come quello della Confederation Cup, la manifestazione che si tiene l’ anno prima della Fifa Word Cup nel paese che ospiterà la manifestazione e che racchiude la creme de la creme del gotha del calcio (i campioni dei 6 continenti più i detentori della coppa del mondo e il paese ospitante).

Tahiti, stato dove gli sport nazionali sono il rugby a 15, la gara delle canoe (la Hawaiki Nui Va’a, gara di 3 giorni tra Huaine e Bora Bora, ha un seguito incredibile), il surf e dove il calcio è surclassato addirittura dalla gara del trasporto di frutta,  arriva alla Confederation come la vincitrice della Coppa delle Nazioni Oceaniche. Una vittoria inaspettata e incredibile, 1 a 0 nella finale contro la Nuova Caledonia (che aveva eliminato a sorpresa la favoritissima Nuova Zelanda) con gol decisivo di tale Steevy Chong Hue, che spedisce i bianco rossi nella storia del calcio moderno come la più piccola nazione sia come territorio che come popolazione (gli abitanti sono circa 140 mila) a vincere un torneo di una Confederazione ufficiale.

Il ct Eddy Etaeta dovrà pregare chissà quale santi per riuscire in un impresa quasi disperata (il 7 a 0 subito in una recente amichevole con l’ Under 20 del Cile ne è la prova), cioè quella di evitare meno figuracce possibili davanti agli occhi del mondo intero. Per questo tutto è nelle mani, o meglio nei piedi, dei 23 convocati per la spedizione. La famiglia Tehau sicuramente la fa da padrona all’ interno della nazionale anche perché sono ben 4 i consanguinei che fanno parte della compagine del Pacifico (3 fratelli e un cugino) e sono, in rigoroso ordine alfabetico: Alvin, Jonathan, Lorenzo e Teaonui. Insieme ai quattro moschettieri gli unici altri giocatori di un certo spessore, se si può usare questo termine, sono il già citato Steevy Chong Hue che milita nel Fc Bleid – Gaume (formazione belga che è appena retrocessa dalla terza alla quarta divisione nazionale con il non invidiabile bottino di 3 vittorie 1 pareggio e 32 sconfitte in campionato!!!) e l’ esperto Marama Vahirua. Vahirua, un esperienza più che decennale nel campionato francese (Nantes, Nizza, Lorient, Nancy e Monaco) è l’ unico professionista del gruppo, ha disputato l’ ultima stagione con la formazione ellenica del Panthrakikos, ed è pure all’ esordio assoluto con la nazionale della sua terra di origine (in precedenza ha vestito la maglia dell’ Under 21 francese ma senza mai debuttare in quella maggiore).

Gli impegni contro la Nigeria, che tra l’ altro deve ancora sbarcare in Brasile dopo dissidi tra i giocatori e la federazione locale,  contro l’ Uruguay di Cavani e Suarez e contro i supercampioni della Spagna sono assai proibitivi (anche ricordando che l’ ultimo impegno in un torneo internazionale di Tahiti, i mondiali Under 20 in Egitto nel 2009, vide i giovani polinesiani terminare la manifestazione con la bellezza di 21 gol subito e 0 fatti) ma siamo sicuri che gli Etaeta-boys verranno rispettati e non umiliati.

Per una nazione che è ricordata solamente per le splendide spiaggie e per aver ospitato ed ispirato nelle sue opere più famose il pittore Paul Gauguin e per una nazionale che è al 138 posto della classifica Fifa (altro record battuto) già esserci è un autentico miracolo e siamo sicuri che , anche se in campo le gioie saranno minime, questa squadra entrerà nel cuore degli appassionati.