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giovedì 6 febbraio 2014

SOCHI 2014: L' ITALIA ALL' ASSALTO DEL PODIO

L' obiettivo è migliorare le 5 medaglie conquistate a Vancouver 2010 e la sedicesima posizione nel medagliere complessivo della manifestazione. Impresa difficile e compito assai arduo per i nostri 113 alfieri azzurri ma siamo sicuri che tutti cercheranno di rendere onore alla natia patria.

Proviamo, disciplina per disciplina, a scoprire i nostri atleti e le loro possibilità.
 
 
 
BIATHLON: 10 i convocati, 5 maschi e altrettante donne. Ambizioni pochissime, gli unici due con qualche possibilità di concorrere per qualche posizione di rilievo sono il carabiniere di Brunico Lukas Hofler, che è riuscito a conquistare la prima vittoria in Coppa del Mondo ad Anterselva qualche settimana fa (specialità sprint) e il valtellinese Christian De Lorenzi (quinto nella classifica generale dell' Individuale). Per il resto i nostri staranno a guardare i norvegesi, attenzione all' inossidabile Bjorndalen, i francesi e i russi contendersi i vari gradini del podio.
 
BOB: solamente un equipaggio che prenderà parte al Bob a 4 ma arrivare a ridosso dei primi dieci sarebbe già una vittoria. Usa, Germania e Canada giocheranno per l' Oro, metallo che in casa nostra manca dal' ormai lontanissimo 1968.
 
 
 
 
 
COMBINATA NORDICA: quattro anni or sono ci regalò un incredibile medaglia di bronzo con Alessandro Pittin (trampolino) ma purtroppo sono quasi due anni, anche a causa di un terribile incidente, che fatica a tornare ai livelli di quello straordinario 2012 che lo incoronò come uno dei più forti al mondo (3 vittorie consecutive in coppa del mondo nel giro di tre giorni). Quest'anno però il combinatista di Tolmezzo insieme al compagno Samuel Costa è riuscito a conquistare uno splendido terzo posto nella staffetta, un podio che potrebbe far ben sperare in vista degli imminenti giochi.
 
 
FREESTYLE: due uomini e due donne con speranze ridotte al lumicino. Le uniche sono riposte in Silvia Bertagna, terza nella penultima tappa di Coppa in Svizzera a metà gennaio nella specialità slopestyle, ma per raggiungere lo strapotere di Canada e Usa (tra gli uomini) e di Svizzera e Cina (tra le donne) ne deve passare di acqua sotto i ponti.
 
PATTINAGGIO DI FIGURA: nel singolo tutte gli occhi saranno puntati su Carolina Kostner. La sua classe e la sua bravura non sono in discussione, 5 medaglie totali ai Mondiali con un argento nell' ultima edizione, quello che desta curiosità è se finalmente riuscirà ad esprimere le proprie capacità anche alle Olimpiadi (tra Torino e Vancouver solamente brutte figure) scrollandosi di dosso le paure e la tensione che l'attanagliano durante questo tipo di eventi. Le coreane e le giapponesi sono i clienti più difficili ma siamo sicuri che la maturità raggiunta dalla bolzanina le permetterà di regalarci una grande performance. Nella danza su ghiaccio invece abbiamo qualche speranza di podio con il duo Cappellini-Lanotte che, a parte gli irraggiungibili statunitensi e canadesi, potrebbe farsi onore.
PATTINAGGIO DI VELOCITA': in una specialità dominata ormai da anni dagli olandesi, sia in campo maschile che in quello femminile, i nostri colori difficilmente sventoleranno sui gradini del podio ma Francesca Lollobrigida, romana e nipote della famosa attrice, che vanta un secondo posto in coppa del mondo nella specialità partenza in linea ha possibilità di ben figurare anche nella rassegna a cinque cerchi.
 
 
 
 
 
 
SALTO CON GLI SCI: in campo maschile i vari Collaredo, Bresadola e Dellasega firmerebbero per non essere eliminati al primo turno e, con tutta probabilità, vedranno i mostri sacri come Ammann, Schlierenzauer e Morgensten solamente in tv. In quello femminile le gardenesi Runggaldier e Insam, che vantano un paio di podi in Coppa del Mondo e soprattutto un argento ai Mondiali di Oslo 2011 (la prima), hanno qualche possibilità in più ma i livelli della giapponese Takanashi e dell' americana Hendrickson sono irraggiungibili.
 
SCI ALPINO: in Canada ci regalò l' unica medaglia del metallo più prezioso con Giuliano Razzoli nello slalom speciale ma l' atleta emiliano è da più di tre anni che non riesce a ripetere lo straordinario risultato di Vancouver. Ma se “il Razzo” dovrebbe aver poche speranze, questo non si può dire di Patrick Thaler che quest'anno è già salito sul podio due volte (terzo sia in Val s'Isere che a Kitzbuhel) e che sembra in splendida forma. Se tra i pali stretti tutti confidiamo nell'altoatesino (anche se l'inossidabile Manfred Moelgg potrebbe sorprenderci) non altrettanto positive le sensazioni per la squadra dei gigantisti. Luca De Aliprandini, Roberto Nani, Moelgg e Simoncelli (addirittura escluso Max Blardone) francamente non hanno nessuna possibilità di potersi nemmeno avvicinare al podio. Discorso diverso invece per lo squadrone della velocità. Se

Christof Innerhofer non sembra più avere la forma di quando divenne campione del mondo, Dominik Paris, Peter Fill e Werner Hell invece stanno disputando un ottima stagione. Il primo ha vinto la discesa di Lake Louise, il secondo è salito sul podio in due occasioni (uno in discesa e uno in super-g) mentre l' ultimo è stato costantemente a ridosso del podio. Seguiamo questi tre perchè le sorprese possono essere dietro l' angolo.

Minori invece le ambizioni della squadra femminile. Nelle discipline tecniche purtroppo Denise Karbon è ormai logora mentre Chiara Costazza e Federica Brignone non sono nelle condizioni psico-fisiche (entrambe reduci da bruttissimi infortuni in serie) per rendere al massimo. Qualche speranza in più per quanto riguarda il reparto velocità. Il trio bresciano composto da Dada Merighetti, quest'anno purtroppo lontana dalla forma migliore, e dalle sorelle Nadia e Elena (due terzi posti per lei in Coppa quest'anno) Fanchini possono sempre regalarci qualche gioia inaspettata.
SCI DI FONDO: 16 atleti convocati con un solo candidato alla medaglia, quel Federico Pellegrino che quest'anno vanta due secondi posti nello sprint ed è in testa nella classifica di specialità. Per il resto una serie numerosa di atleti troppo vecchi (vedasi l' inossidabile Giorgio Di Centa che è probabilmente il più vecchio atleta presente alle Olimpiadi), troppo giovani o troppo scarsi per raggiungere risultati quantomeno decenti. Sembra passato un secolo da quando i vari Piller Cotter, Zorzi, Valbusa o le mitiche Belmondo e Manu Di Centa facevano incetta di medaglie e purtroppo passerà ancora un bel po' di tempo prima di trovare atleti di questo livello.
 
SHORT TRACK: anche qui un solo uomo, per meglio dire donna, al comando cioè quell' Arianna Fontana che seppur giovanissima vanta nel suo palmares due bronzi olimpici. Il primo a Torino, atleta più giovane nella storia degli sporti invernali a conquistare una medaglia, il secondo quattro anni or sono. I risultati di Coppa del Mondo degli ultimi due anni dicono che l'atleta di Sondrio è in splendida forma e speriamo che ci regali l' ennesima grande gioia perchè non c'è il due senza il tre..
SKELETON: un solo atleta presente: Maurizio Oioli. Miglior piazzamento in Coppa del Mondo: un nono posto un paio d'anni fa e qui è meglio non continuare.
 
 
 
 
 
 
SLITTINO: occhi puntati sul nostro alfiere e portabandiera Armin Zoeggler, due ori, un argento e due bronzi nelle varie edizione dei giochi a cui ha preso parte, che, nonostante non sia più un giovincello (ha appena compiuto 40 anni), rimane sempre uno degli interpreti principi della specialità singolo. Sia il carabiniere di Merano, quest'anno due vittorie e due podi in Coppa del Mondo, che il giovanissimo commilitone, classe 1993, Dominik Fischnaller (1 vittoria e 3 podi ques'anno) partiranno con i favori del pronostico anche se dovranno guardarsi le spalle dal teutonico Felix Loch, da qualche tempo autentico dominatore della specialità.

Occhio di riguardo anche per lo straordinario doppio composto da Gruber e Oberstolz che dopo il quinto posto di Torino, il quarto di Vancouver sperano di scalare almeno un altra posizione giungendo finalmente sul podio, degno completamento di una carriera straordinaria. Nelle team femminile la solita Sandra Gasparini non parte con i favori del pronostico ma attenzione alla prova mista a squadre che ci potrebbe regalare una bellissima sorpresa.
 
SNOWBOARD: anche qui nutriamo qualche seria speranza di puntare al metallo che conta. Gli atleti da controllare sono tre, Aaron March (terzo in Coppa quest'anno) e Roland Fischnaller (vincitore di una Coppa del Mondo assoluta nel 2012) specialisti nello slalom parallelo e l' alto atesino Omar Visintin che ha conquistato una splendida vittoria nello snowboard cross proprio qualche giorno fa. Per gli altri nove atleti presenti (l' half pipe è stato escluso dalla Federazione per mancanza di competitività) poche possibilità ma almeno la gioia di poter fare un esperienza unica.

Per scaramanzia è meglio non ipotizzare il colore delle medaglie che conquisteremo ma ipoteticamente dovrebbero arrivare: una dallo snowboard, due dallo slittino, una dallo short track, una dal pattinaggio di figura, due dallo sci (alpino e di fondo) e una dal biathlon per un totale di otto medaglie...speriamo bene....