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giovedì 24 maggio 2012

MINO RAIOLA: IL RE DEL MERCATO HA NOME E COGNOME...


un primo piano dell' agente Fifa Mino Raiola
Nato a Nocera Inferiore, trapiantato ad Haarlem (Olanda), residente a Montecarlo, titolare della Maguire Tax & Legal (con uffici in Brasile, Paesi Bassi e Repubblica Ceca), poliglotta (parla 7 lingue), ex pizzaiolo e cameriere e proprietario di un Mc Donald. Chi è? La risposta è semplice: Mino Raiola, in una parola il nuovo re del mercato.
Con i piedi non ci sapeva fare, la sua carriera terminò a soli 18 anni, ma con la testa…Appesi gli scarpini al chiodo iniziò subito a lavorare per l’ Haarlem, la squadra più vecchia d’ Olanda, con il compito di responsabile del settore giovanile per poi diventare il direttore sportivo della prima squadra in men che non si dica. A 20 anni fonda la sua società di intermediazione, la Intermezzo, arrivando in brevissimo tempo a diventare il rappresentate di tutti i calciatori olandesi (escludendo dal giro due mediatori storici come Coster Cor e Appolonius Konijnburg) e quindi il “deus ex machina” della campagna trasferimenti orange.
Ibra-Galliani-Raiola alla presentazione dello svedese
I primi pezzi del suo intricatissimo scacchiere a muoversi furono Brandon Roy in direzione Foggia, Dennis Bergkamp (offerto in precedenza dallo stesso Raiola all’ ex presidente del Napoli Ferlaino per 700 milioni e acquistato successivamente dall’ Inter per 25 miliardi) e Wim Jonk, per comprare il primo bisognava accollarsi anche il secondo, ai nerazzurri, Michael Kreek al Padova e Marciano Vinck al Genoa di Aldo Spinelli (preso per un tozzo di pane ma con l’ ingaggio più pesante della rosa, e chiamalo stupido visto che un procuratore guadagna sullo stipendio del suo assistito!).
Terminato il periodo d’ oro degli olandesi (anche per le pessime prestazioni in campo dei sopraindicati) Raiola si getta sul mercato dell’ Est Europa e diventa il mentore e lo scopritore di uno dei più fulgidi talenti mai espressi dal calcio cecoslovacco. Porta infatti in Italia Pavel Nedved e la “furia ceca” diventerà l’ idolo prima della curva nord della Lazio e poi di quella Scirea (la curva della Juventus).
Raiola con la furia ceca Pavel Nedved
Negli anni espande sempre più il suo parco giocatori annoverando nella sua scuderia cavalli di razza come Zlatan Ibrahimovic, Mario Balotelli, Mark Van Bommel e Maxwell. Soprattutto con i primi due ha compiuto autentiche prodezze di mercato (nel senso dei guadagni per le sue tasche). Ha portato Ibrahimovic alla Juve dall’ Ajax e poi ha approfittato della vicenda calciopoli per piazzarlo prima all’ Inter (con relativo super ingaggio) poi al Barcellona, dal quale lo stesso Raiola percepirà una cifra di 1,2 milioni di € annui fino al 2014 per l’ intermediazione, ed infine al Milan (dove è il giocatore più pagato). A Mario Balotelli, genio ribelle del calcio nostrano, è riuscito a far lievitare l’ ingaggio (con annesso cambio di squadra) da 100 mila euro a 3,5 milioni di euro nel giro di un paio d’anni…se non sono miracoli questi.
Balotelli litiga con un compagno del City
Kasami, promessa svizzera ex Palermo, il brasiliano Jonathas del Brescia, Didac Vilà dell’ Espanyol, Cris del Lione, Felipe Mattioni che milita sempre nella seconda squadra di Barcellona, Ouasim Bouy arrivato a gennaio alla Juve Primavera, Cesare Natali della Fiorentina sono solo alcuni della ventina di giocatori che ruotano nell’ orbita di Mino. L’ ultima bomba di mercato è quella che rimbalza direttamente da Manchester dove la giovane promessa dello United Paul Pogba, in scadenza con i red devils, sarebbe in mano alla Juve. Il caso vuole però che al giocatore sia stato proposto un contratto da circa un milione di euro a stagione mentre all’ ex pizzaiolo di Nocera, sempre per l’ intermediazione, andrebbero 1,8 milioni di euro. Se avesse un cono con le stelle in testa ed una bacchetta magica potremmo dire che sia un mago invece è solo un genio del mercato….

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