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martedì 27 marzo 2012

SERIE A BASKET: IL DECLINO DELLA PALLACANESTRO ITALIANA


Tutti i tifosi italiani si aspettavano di vedere sui vari parquet dello Stivale Kobe Bryant sciorinare giocate di alta classe e spettacolarità invece il lockout Nba ha fatto arrivare, Gallinari a parte, nel Belpaese solamente modesti mestieranti della palla a spicchi. I vari Dajuan Summers, poi tagliato immediatamente da Siena, Omar Cook, play titolare di Milano, Jr Bremer (compagno del play “macedone” nell’ Emporio Armani), Douglas-Roberts, sbarcato a basket-city come top player, e Sean May di Montegranaro diciamo la verità tutti assieme non posseggono neppure un decimo dell’ appeal che ha il “black mamba”. 
Kobe Bryan star dei LA Laker
Anche se per un numero limitato di partite, vedere in Italia uno dei giocatori più forti nella storia del basket avrebbe sicuramente contribuito a rivitalizzare uno sport che, grazie anche alla cattiva gestione nella diffusione televisiva della massima serie, sta entrando in una spirale negativa che sembra non avere fine. L’ addio della famiglia Benetton, storico marchio che ha legato il suo nome ai grandi successi della Pallacanestro Treviso, l’ aver abbandonato Sky Sport per gettarsi a capofitto nelle braccia di Rai e La7 e i cattivi rapporti tra la Lega e la Federazione sono solo alcune delle gocce che stanno facendo traboccare un vaso ormai troppo colmo di problemi.
l' ennesimo trionfo della Montepaschi Siena
La qualità media della Serie A si è notevolmente abbassata basta vedere il rullino di marcia della capolista. La Mens Sana Siena che da un lustro domina letteralmente il nostro campionato non aveva mai subito un numero cosi alto di sconfitte in stagione regolare (ben 6 quando mancano ancora 8 giornate alla fine) e domina solamente un’ unica voce nelle statistiche di squadra (quella dei punti segnati con una media di 79.4 a gara). Il primato della banda Pianigiani chiaramente non è in discussione ma solamente perché le dirette inseguitrici hanno ancora più problemi della capolista. Due grandi squadre come Milano e Bologna faticano a trovare una certa continuità di rendimento cosa che le vede, prima protagoniste di prestazioni roboanti  e subito dopo sconfitte clamorosamente da formazioni ampiamente alla portata. 
Scariolo coach dell' EA7 Milano
Soprattutto Milano, allenata dal bresciano Sergio Scariolo (grande coach in Spagna ma che non si confrontava con la realtà italiana da ben 15 anni) e con un roster potenzialmente ancora più competitivo di Siena, sta deludendo le attese del pubblico. Da una formazione che può schierare giocatori come Bourousis e Fotsis, due totem del basket greco e protagonisti per anni sui parquet dell’ Eurolega, come Malik Hairston (dominatore del campionato l’ anno passato con la Montepaschi), due nazionali azzurri come Mancinelli e Gentile e che aveva in squadra anche un grande realizzatore come Drew Nicholas (2 Euroleghe conquistate con la maglia del Pana) tagliato qualche settimana fa per scarso rendimento, francamente ci si poteva aspettare di più di uno scialbo sesto posto frutto di 14 vittorie e ben 10 sconfitte. Dai problemi delle cosiddette “grandi” ne approfittano le piccole squadre e le sorprese del momento.
Basile della Bennet Cantù
Cantù ormai è diventata una realtà e la squadra di coach Trinchieri, cresciuta mentalmente anche dopo le grandi prestazioni in Europa, si candida seriamente come l’ antagonista principale allo strapotere toscano. Anche Sassari, dopo aver stupito tutti la stagione passata, si sta riconfermando ad altissimi livelli e con la freschezza e l’ imprevedibilità dei due cugini Diener darà del filo da torcere a tutti gli avversari che incroceranno i sardi nei play-off. La grande sorpresa del campionato è però sicuramente Venezia.
Young e Bowers di Venezia
Da Cenerentola della Serie A, ammessa al campionato dopo grandi battaglie legali fatte di ricorsi e controricorsi ai vari organi di giustizia (altro episodio che ha messo in ridicolo il basket italiano), a seconda in classifica il passo sembra lunghissimo eppure la squadra di Mazzon, guidata in campo dal trio a stelle e strisce Young-Clark-Slay, non vorrà certamente arrendersi adesso e vorrà regalare ai propri tifosi un lieto fine a questa favola in salsa lagunare.
Altre storiche protagoniste della Serie A come Varese, Treviso e Roma (l’ unica squadra che ha un italiano tra i primi venti top scorer della Lega e già questo dovrebbe fotografare il momento che vive la pallacanestro nostrana)  si barcamenano nei bassifondi della classifica alla ricerca di sporadiche vittorie che servono a rendere meno amaro il boccone per l’ ennesima stagione al di sotto delle attese. Aspettando per l’ ennesima volta un serio e degno avversario per contrastare la monotonia cromatica bianco-verde che dura ormai da troppo tempo ci si augura, già dall’ anno prossimo, che il campionato italiano di Serie A possa risollevarsi dalle macerie create dalla gestione Renzi perché gli appassionati, coloro che si emozionano nel sentire la frase “I love this game”, meritano veramente uno spettacolo migliore. 


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