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venerdì 6 settembre 2013

Calciomercato: le pagelle della serie A



Roma: (6,5) gli addii di Lamela e Osvaldo in direzione Premier League bruciano ancora ma la Roma ha comunque operato bene sul mercato. Morgan De Sanctis, anche se in fase calante, dà maggior sicurezza di Stekelenbourg o Goichoicea. Benatia e Maicon, se ritorna ad essere quello dell' Inter, rafforzano, non poco, la difesa. Il colpo Strootman a centrocampo è da dieci e lode (del giovane olandese si dice proprio un gran bene) mentre davanti i due partenti sono stati rimpiazzati da Ljiaic, chiamato alla conferma dopo la stagione di Firenze, e dal pupillo del tecnico Garcia, quel Gervinho che hai tempi del Lille aveva stupito tutti. Aspettando il rientro di Destro tutto sarà sulle spalle dell' inossidabile capitan Totti che, con il ritrovato De Rossi di quest' inizio anno, dovrà caricare al massimo l' ambiente romano verso la corsa alla Champions.

Sampdoria: (5,5) dopo lo straordinario lavoro di Delio Rossi nella passata stagione ci si poteva aspettare qualcosa in più dalla campagna acquisti. Difesa pressochè invariata con il solo Salamon, arrivato via Milan nell' operazione Poli, che può giocarsi un posto da titolare. Centrocampo e attacco mi appaiono pieni di lacune. Nella linea mediana del campo gli addii di Poli e Munari non sono stati adeguatamente rimpiazzati. Bjarnason, retrocesso l' anno scorso con il Pescara, e il ritorno di Eramo dal prestito al Crotone sono poca roba. Davanti Gabbiadini è indubbiamente un bel colpo ma non può giocare da prima punta, Petagna in prospettiva sembra forte ma è troppo giovane per avere i galloni da titolare mentre i Sansone e i Pozzi non garantiscono gol a sufficienza. Stagione difficile anche se mister Rossi è capace di compiere miracoli.

Sassuolo: (6) la squadra sembra un giusto mix tra gioventù ed esperienza ma l' inizio non è stato dei migliori. Pegolo, Ziegler, Acerbi, Rossini, Schelotto, Marrone e Floro Flores sono tutti giocatori che in serie A ci stanno e pure bene. I due giovani attaccanti Berardi e Zaza mi intrigano e sono curioso di vedere come si comporteranno in massima serie. L' entusiasmo di una piazza che è al debutto in questa categoria può essere l' arma in più ma attenzione che i risultati non devono attardare ad arrivare, salvezza difficile ma non impossibile.




Torino: (6) nonostante l'addio sanguinoso del capitano Rolando Bianchi, anche se dare i ranghi di prima punta a Ciro Immobile è un azzardo, la squadra non sembra costruita male. I due portieri Padelli e Berni, che devono sostituire lo squalificato Gillet, non sembrano fenomeni e forse puntare su un nome più gettonato non sarebbe stato male. In difesa Bovo, Moretti e Pasquale aggiungono carisma e qualità, attenzione anche a Maksimovic di cui si parla bene, a centrocampo, oltre alla conferma di Brighi, i nuovi acquisti Farneraud, Bellomo e El Kaddouri formano un giusto mix mentre davanti tutto passerà ancora dai piedi di Cerci (riscattato a peso d'oro) con Larrondo, giocatore interessante, che dovrà alternarsi nel ruolo di prima punta con lo scugnizzo napoletano arrivato dal Genoa.

Udinese: (6) per la prima volta da molti anni a questa parte la famiglia Pozzo ha trattenuto i suoi gioielli, eccezion fatta per Benatia. La conferma di Danilo, Basta, Pereyra e Muriel però vuol dire già tanto. L' ennesima cocente eliminazione nei preliminari di Coppa potrebbe portare risvolti negativi a livello psicologico ma Guidolin è comunque un maestro nel saper risollevare la situazione. La coppia Di Natale-Muriel garantisce caterve di gol e dovrà far da chioccia al promettentissimo duo Lopez-Zielinski. In difesa il portiere Kelava, sostituto dell' infortunato Brkic , non sembra una sicurezza ma per il resto la squadra è quella della stagione passata. Piazzamento a ridosso delle coppe con la possibilità che i vari Jadson o Bruno Fernandes possano diventare galline dalle uova d'oro.

Verona: (5,5) il Bentegodi e la voglia di rivalsa dopo anni bui potrebbero essere i motivi della salvezza dell' Hellas. Squadra non eccelsa soprattutto in difesa. Cacciatore, Maietta e Moras non hanno la guista esperienza a questi livelli mentre i nuovi arrivati Marquez e Gonzalez sono delle incognite. Il centrocampo invece non è male Donati, Romulo, Hallfredsson, Donadel e la scommessa Cirigliano sembrano promettere bene. L' estro e la fantasia passano per i piedi di Jorginho, Martinho (entrambi acerbi a certi livelli), dell' ex genoano Jankovic e dell' estroso Iturbe, tutti pronti a innescare una bocca da fuoco come Luca Toni (vecchio e logoro ma sembre pericoloso di testa). Juanito Gomez e Cacia completano un attacco che non garantisce il giusto numero di gol per dormire sonni tranquilli.

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