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lunedì 29 ottobre 2012

NBA: THE SHOW ARE COMING



Finalmente una nuova stagione Nba sta per iniziare, una stagione senza lock out e dove ci potremo gustare la bellezza di 2460 partite (play-off esclusi).  I favoriti sono ancora i Miami Heats di Lebron James ma sia a est che a ovest la concorrenza non mancherà. Boston, New York, Philadelphia e Chicago da una parte, Laker, Clippers, Oklahoma e San Antonio dall’ altra venderanno carissima la pelle per non permettere ai borsiosi e altezzosi campioni di conquistare un secondo titolo consecutivo.
Adesso vediamo division per division come sono cambiati i volti delle 30 formazioni facenti parte della lega più famosa del mondo.
EST
Atlantic :
Boston Celtic i 17 volte campioni Nba anche quest’ anno diranno la loro per le posizioni di vertice, non dovrebbero essere favoriti assoluti ma a est probabilmente sono l’ alternativa numero uno al dominio degli Heat. La spina dorsale della squadra di Doc Rivers (alla nona stagione sulla panchina bianco verde) è costituita ancora dalla triade Garnett-Pierce-Rondo con il doloroso addio di Ray Allen (Candyman infatti è passato agli odiati rivali di Miami) parzialmente colmato dall’ arrivo di un altro veterano come Jason Terry (giocatore con caratteristiche opposte da quelle di “mister tiro da 3”). Altri innesti importanti sono il ritorno all’ attività agonistica di Jeff Green (potenzialmente giocatore in grado di spostare gli equilibri di una squadra) dopo lo stop per l’ aneurisma all’ aorta che l’ aveva fermato l’ anno scorso e gli arrivi di Courtney Lee, discreto passato con le casacche di Orlando, Nets e Houston, e del rookie Jared Sullinger (11 punti e 7 rimbalzi di media in preseason per l’ ex Ohio State).
Brooklyn Nets  per questa franchigia nuova di fiamma, nata dalle ceneri dei New Jersey Nets, la stagione 2012-13 potrebbe essere quella della rinascita. Un buon pacchetto sotto le plance con i vari Reggie Evan, Chris Humprhies e Brook Lopez a farla da padrone, un play eccezionale come Deron Wiliams, due ottimi giocatori come Gerald Wallace (finalmente pronto ad esplodere definitivamente) e Joe Johnson, 6 volte all’ all star game, sul perimetro e una serie di rookies interessanti : Tyshawn Taylor, vice campione Ncaa con Kansas, e l’ ex Caja Laboral Teletovic  quelli già pronti per ritagliarsi minuti importanti. Coach Avery Johnson avrà di che divertirsi e un posto ai play off è ampiamente alla portata.
New York Knicks l’ enigma è sempre lo stesso riusciranno i mitici Knickerbockers a ritornare competitivi per il titolo o vivranno l’ ennesima stagione deludente ed interlocutoria? All’ ex coach di Atlanta Mike Woodson l’ arduo compito di gestire un gruppo ricco di talento ma di difficile amalgama. Naufragato l’ ambizioso progetto Dantoni e liberatisi del fenomeno paranormale Jeremy Lin quest’anno sono convinto che i newyorkesi  avranno un ruolo da protagonisti. Una batteria di lunghi senza eguali in Nba ma con molte incognite. Stoudemire, Chandler, Camby e Wallace sulla carta  non hanno rivali ma presi singolarmente racchiudono parecchie problematiche. Stoudemire e Chandler sono soventi a numerosi problemi di natura fisica, Camby veleggia versi i 40 anni mentre Rasheed Wallace viene da due anni di inattività. Jason Kidd (anche lui vicino agli anta), Reymond Felton e Pablo Prigioni (all’ esordio in Nba a 35 anni!) saranno le menti pronte ad innescare i cannonieri della Grande Mela cioè quel Carmelo Anthony e quel JR Smith che rappresentano splendidamente l’ emblema della franchigia: grandi realizzatori a livello personale ma poco propensi al gioco di squadra e al sacrificio per i compagni. Immenso talento, caratteri tutt’altro che facili da gestire ma potenzialmente da finale di Conference.
Philadelphia 76ers una delle sorprese della scorsa stagione è pronta anche quest’anno per ricominciare da dove aveva terminato qualche mese fa, cioè da gara 7 della semifinale di conference contro i Celtics. Due pezzi da novanti come Elton Brand (che non sarà certo rimpianto da queste parti) e Andrè Igoudala, lui si autentico idolo del Wells Fargo Center, se ne sono andati e sono stati degnamente sostituiti dall’ ex lakers Andrew Bynum e da Jason Richardson, uomo da 17,5 punti di media in carriera. L’ innesto dell’ ex Wizard e Clipper Nick Young e la conferma del suo cognonimo Thaddeus (una delle dieci ali piccole più forti della lega) garantiscono una maggior capacità realizzativa rispetto all’ anno passato. Dorrel Wright, ex Miami e Golden State, e l’ ex stella di UCLA Jrue Holiday completano una rosa potenzialmente migliorata rispetto all’ anno passato. Con un Bynum finalmente sui suoi livelli, chiaramente ben coadiuvato dai compagni, i bei tempi di Moses Malone e Julius Erving potrebbero finalmente tornare…
Toronto Raptors una delle squadre più europee della Lega. Ben quattro infatti i giocatori provenienti dal vecchio continente: l’ italiano Andrea Bargani, ex prima scelta Nba, idolo indiscusso e cannoniere principe dell’ Air Canada Center, lo spagnolo Josè Calderon e i due lituani Kleiza e Valanciunas (5° scelta al draft dello scorso anno e sbarcato adesso in Canada dopo una stagione al Lietuvos Rytas). Gli arrivi del playmaker Kyle Lowry da Houston, di Landry Fields da New York e dell’ ex Snaidero Udine John Lucas III non possono certo far passare sonni tranquilli a coach Dwan Casey che dovrà inventarsi magie degne di Houdini per evitare una lunga serie di figuracce.  

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