El Tanque Denis puntero principe della Dea |
ATALANTA: 6,5 la squadra rivoluzione dello scorso campionato è rimasta pressoché
invariata. Il riscatto del Tanque Denis, la conferma di Cigarini e Stendardo e
la resistenza alle lusinghe per Schelotto sono colpi non da poco. James Troisi, arrivato alla Dea nell’
operazione Gabbiadini-Juve, Facundo Parra
(un argentino di quelli che piacciono tanto al direttore Marino) e la zanzara De Luca (autentico mattatore in serie B con la
maglia del Varese) sono le scommesse che permetteranno a mister Colantuno di
aumentare il tasso tecnico di una formazione che, giocando con la grinta e
l’intensità dell’ anno passato, non dovrebbe avere problemi a disputare un
campionato di mezza classifica.
Alberto Gilardino, a lui il compito di far dimenticare Di Vaio |
BOLOGNA: 5,5 Portanova (squalificato nell’ ambito del calcio scommesse), Ramirez, Di
Vaio, Mudingayi e Gillet sono giocatori che da soli valevano mezza salvezza e
senza di loro sarà impresa ardua. Il bravo e preparato Pioli dovrà inventarsi
alchimie tattiche prodigiose per condurre la squadra verso un campionato
tranquillo. L’arrivo di Curci e la
conferma di Agliardi non possono far dormire sonni tranquilli là dietro, Cesare
Natali, svincolatosi dalla Fiorentina, dovrebbe portare esperienza e qualche
gol. Michele Pazienza e Tiberio Guarente (piede sopraffino ma
praticamente inattivo da quasi due anni) dovranno sopperire alla partenza del
congolese, perno insostituibile di mister Pioli, Gaby Mudingayi verso l’ Inter.
L’ addio di Gaston Ramirez, futuro
top player, dopo una telenovela durata mesi e venduto al neo promosso club
inglese del Southampton (ma un posto in una grande squadra italiana per lui non
c’era?) lascia un vuoto difficilmente colmabile. Manolo
Gabbiadini, giovane di belle speranze, ha altre caratteristiche
tecniche e tutto dovrà passare dalle giocate di Alino Diamanti (gran colpo il
suo riscatto dal Brescia). Se Diamanti si confermerà quello della passata
stagione e dell’ Europeo e Alberto Gilardino,
il sostituto di capitan Di Vaio, si sveglierà dal letargo che sembra averlo
colpito ormai da un bel po’ non dovrebbero esserci problemi, altrimenti ci sarà
da soffrire fino in fondo.
l' esultanza di Sau dopo il primo gol in A |
CAGLIARI: 6 rosa pressoché immutata. In difesa se n’è andato Canini, direzione Genova,
ed è arrivato Rossettini dal Siena.
Sono stati riscattati definitivamente bomber Pinilla, Albin Ekdal, Daniele
Dessena e Thiago Ribeiro. La scommessa è rappresentata da Sau, 41 gol nelle ultime due stagioni con
Foggia e Juve Stabia, pronto per il definitivo salto di qualità. Se il folletto
di Nuoro si ripeterà anche in serie A, se Cossu si confermerà ai livelli di un
paio di stagioni fa e con un Mauricio Pinilla da oltre dieci gol, per gli isolani
e per mister Ficcadenti salvezza alla portata. Una nota negativa la diatriba
sul campo di gioco, Trieste? Quartu?...a Cellino l’ardua sentenza.
El Pata Castro, futuro idolo del Massimino |
CATANIA: 6 anche per gli
elefantini squadra che stupisce non si cambia. Se ne sono andati il direttore
sportivo, quel Pietro Lo Monaco regista principe del miracolo etneo, e l’
allenatore Vincenzo Montella che dopo un ottimo campionato ha spiccato il volo,
in perfetto stile “Aeroplanino”, verso Firenze. Sergio Gasparin, esperienza
ventennale a Vicenza, Venezia, Udinese e Sampdoria, è una garanzia, l’
allenatore Rolando Maran è invece una
scommessa (all’ esordio in serie A dopo una vita da comprimario in B). Nessuna
partenza di rilievo e nessun acquisto di punta. Oltre al ritorno del
desaparecido portiere Andujar gli unici due a poter partire tra i
titolari sono, stranamente verrebbe da dire, i due sudamericani Rolin e Castro.
Uruguagio e difensore roccioso il primo, mentre El
Pata Castro è un esterno d’attacco nel giro della nazionale
albiceleste.
Marco Rigoni, a caccia di conferme dopo l' anno a Novara |
CHIEVO: 6,5 anche quest’anno il direttore Sartori si conferma un top player della
scrivania. Più di sei milioni di euro di attivo dal mercato e una nuova rosa
pronta per una salvezza tranquilla. Il passaggio di Acerbi, via
Genoa, al Milan e di Bradley alla Roma sono state due perle del calciomercato.
Guadagnare 1,5 milioni dalla cessione di un bidone come Fernando Uribe ai
colombiani dell’Atletico Nacional vale da solo mezzo voto in più. Al posto del
centrale finito a Milanello è arrivato il semisconosciuto Paul Papp (pagato 2,5 milioni di euro) dai
rumeni del Vaslui ma siamo sicuri che il fiuto di Sartori raramente sbaglia ed
il giovane rumeno non farà rimpiangere Acerbi. A centrocampo poi il colpo Marco Rigoni, riscopertosi campione al suo
esordio in serie A, è roba che al Bentegodi nessuno si poteva immaginare mentre
David Di Michele (nonostante i suoi
36 anni) potrà fornire un certo numero di gol e rivelarsi un ottima spalla per
il sempreverde Pellissier.
l' esultanza di Borja Valero e Luca Toni |
FIORENTINA: 7- l’ addio di Pantaleo Corvino, deus ex machina del progetto Della Valle,
pareva la fine della Fiorentina dei miracoli invece con il buon Pradè in linea
di comando ADV ha riaperto i cordoni della borsa costruendo una squadra da 5/6
posto. 15,2 milioni di euro più un buon giocatore come Savic per la cessione del talentuoso Nastasic
al City sono roba da statua in Piazza della Signoria per Pradè. Se poi ci
aggiungiamo un'altra quindicina per Behrami, Cerci, Gamberini e Lazzari non
possiamo che dare un giudizio positivo all’ operato societario. Sul fronte
acquisti invece Tomovic, Roncaglia e Rodriguez
puntellano in positivo una difesa orfana anche di Natali (passato a
parametro zero al Bologna). I grandi botti però sono dalla cintola in su: David Pizarro, Alberto Aquilani, Giulio Migliaccio, Juan
Cuadrado e soprattutto Borja Valero
(colonna del Villareal dei miracoli) costituiscono, a mio avviso, il secondo
miglior centrocampo in Italia dopo quello juventino. Il 7 – invece deriva dal
mancato arrivo di un bomber adeguato per far coppia con Steven Jovetic (voto 10
alla resistenza viola sul mercato). El Hamdaoui
è tutto da scoprire mentre il ritorno di Luca
Toni è esclusivamente una soluzione di ripiego dopo le difficoltà ad
arrivare al voltagabbana Berbatov e all’ argentino Lisandro Lopez.
Ciro Immobile, dopo i gol di Pescara sarà pronto per la seria A? |
GENOA: 5,5 chiudere con
un attivo di quasi 40 milioni, di questi tempi, non è affatto male. La gestione
del repentino addio di un ottimo dirigente come Pietro Lo Monaco ha quasi del
ridico; lavorare con uno come Enrico Preziosi non è cosa facile, anzi
direi che ha dell’ impossibile…il caso Velazquez
è l’emblema del caos disorganizzato che regna nella patria dei
Giochi Preziosi. Aver guadagnato 11 milioni di euro per Mattia Destro e
altrettanti per Palacio, oltre ai 7,5 presi per l’enigma Veloso (accasatosi
alla Dynamo Kiev) in un periodo di vacche magre rende meno amaro il
giudizio sul presidente e padre padrone dei grifoni. Nella casella acquisti i
due top player dovrebbero essere Ciro Immobile
(sorpresa della passata stagione) e il figliol prodigo Marco Boriello, anche se la loro coesistenza
sarà assai difficoltosa. Se i vari Juan Manuel
Vargas (abulico l’ anno scorso a Firenze), Bertolacci, Jankovic e Jorquera garantiranno
quella fantasia e imprevedibilità di cui sono capaci per De Canio dovrebbe
essere un annata tranquilla, in caso contrario difficilmente mangerà il
panettone…
Palacio con la sua nuova casacca nerazzurra |
INTER: 6,5 Handanovic, Silvestre, Alvaro Pereira, Palacio,
Cassano e il riscatto di Guarin
dovrebbero mettere l’ Inter su un gradino di rilievo nell’ inseguimento alla
Juventus. Mezzo voto in meno per il trattamento riservato a Julio Cesar e
Lucio, due pezzi importanti della storia recente di questa squadra meritavano
più considerazione. Ma se Handanovic in porta può fornire le stesse garanzie
del collega brasiliano e Silvestre può sostituire degnamente l’ ex capitano
della Selecao, non altrettanto si può dire per il vuoto lasciato sulla fascia
destra. L’ addio doloroso di Maicon (ma perché non un anno fa a 20
milioni e adesso si per soli 4 milioni?) non può essere colmato dal ritorno del
volenteroso ma scarso Jonathan e l’ assenza del miglior terzinodel mondo
si farà sentire eccome. Mudingayi e Gargano mi sembrano acquisti senza senso, due
lottatori che non aggiungono niente ad una rosa che non aveva bisogno di
ulteriori guerrieri del centrocampo. Se Palacio si confermerà anche in una
grande, se Cassano (dopo aver coronato il suo sogno di vestire il neroazzurro)
diventerà finalmente maturo e con un Coutinho più conscio delle sue
qualità nel motore, Moratti vincerà la sua scommessa e proclamerà Stramaccioni
santo subito…
l' esultanza del ghanese Asamoah |
JUVENTUS: 6 nonostante siano i favoriti d’obbligo per il bis troppe cose non hanno funzionato
a dovere. Mancavano due tasselli, un esterno sinistro e un centravanti, per
rendere i bianconeri una corazzata a livello europeo e non è arrivato nessun
giocatore con queste caratteristiche. Asamoah è
un ottimo giocatore (come lo è Mauricio Isla,
anche se a quelle cifre anche la Pergolettese poteva comprarli) ma non può
reggere una stagione sulla fascia (ai posteri l’ ardua sentenza) visto che si
trova meglio come interno di centrocampo. Per quanto riguarda invece il
famigerato Top Player il mercato estivo torinese mi è sembrato quasi una
barzelletta. Prima Van Persie (gran giocatore Oltremanica accasatosi poi al
Manchester United) poi Llorente, Dzecko, Drogba (lui si che calzava a pennello)
per arrivare infine a Bendtner (acquisto
senza alcun senso da 0 in pagella), strappato alla concorrenza spietata del
grande Siena (con tutto il rispetto). Nel mezzo l’ intromissione per strappare
l’ attempato Berbatov alla Fiorentina mentre poi il bulgaro ha scelto di
accasarsi al Fulham per amore della moglie. Nomi sbandierati ai quattro
venti, interviste concesse a destra e manca, dichiarazioni a volte sopra le
righe…quando il dottor Marotta imparerà a diventare come Luciano Moggi forse
sarà troppo tardi…
Ederson, preso a parametro 0 dal Lione |
LAZIO: 5,5 il presidente
factotum (direttore sportivo, allenatore, latinista, ecc.) questa volta è
stato
vittima dell’ immobilismo. Petkovic è sicuramente la scommessa più grande di
una stagione che vede comunque la Lazio tra le prime 6-7 realtà del campionato.
Gli unici arrivi di una certa sostanza sono stati Ciani
(centrale prelevato da Bordeaux) ed Ederson
(svincolato dal Lione) con il carcerato Breno (3 anni di galera per
l’ ex centrale del Bayern) sogno proibito del triste mercato capitolino. Se
Klose non avrà problemi fisici e Hernanes ritornerà il Profeta, per il terzo
posto anche le Aquile potranno dire la loro…
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