L' obiettivo è
migliorare le 5 medaglie conquistate a Vancouver 2010 e la sedicesima
posizione nel medagliere complessivo della manifestazione. Impresa
difficile e compito assai arduo per i nostri 113 alfieri azzurri ma
siamo sicuri che tutti cercheranno di rendere onore alla natia
patria.
Proviamo, disciplina per
disciplina, a scoprire i nostri atleti e le loro possibilità.
BIATHLON: 10 i convocati,
5 maschi e altrettante donne. Ambizioni pochissime, gli unici due con
qualche possibilità di concorrere per qualche posizione di rilievo
sono il carabiniere di Brunico Lukas Hofler, che è riuscito a
conquistare la prima vittoria in Coppa del Mondo ad Anterselva
qualche settimana fa (specialità sprint) e il valtellinese Christian
De Lorenzi (quinto nella classifica generale dell' Individuale). Per
il resto i nostri staranno a guardare i norvegesi, attenzione all'
inossidabile Bjorndalen, i francesi e i russi contendersi i vari
gradini del podio.
BOB: solamente un equipaggio che prenderà parte al Bob a 4 ma arrivare a ridosso
dei primi dieci sarebbe già una vittoria. Usa, Germania e Canada
giocheranno per l' Oro, metallo che in casa nostra manca dal' ormai
lontanissimo 1968.
COMBINATA NORDICA:
quattro anni or sono ci regalò un incredibile medaglia di bronzo con
Alessandro Pittin (trampolino) ma purtroppo sono quasi due anni,
anche a causa di un terribile incidente, che fatica a tornare ai
livelli di quello straordinario 2012 che lo incoronò come uno dei
più forti al mondo (3 vittorie consecutive in coppa del mondo nel
giro di tre giorni). Quest'anno però il combinatista di Tolmezzo
insieme al compagno Samuel Costa è riuscito a conquistare uno
splendido terzo posto nella staffetta, un podio che potrebbe far ben
sperare in vista degli imminenti giochi.
FREESTYLE: due uomini e
due donne con speranze ridotte al lumicino. Le uniche sono
riposte in Silvia Bertagna, terza nella penultima tappa di Coppa in
Svizzera a metà gennaio nella specialità slopestyle, ma per
raggiungere lo strapotere di Canada e Usa (tra gli uomini) e di
Svizzera e Cina (tra le donne) ne deve passare di acqua sotto i
ponti.
PATTINAGGIO DI FIGURA:
nel singolo tutte gli occhi saranno puntati su Carolina Kostner. La
sua classe e la sua bravura non sono in discussione, 5 medaglie
totali ai Mondiali con un argento nell' ultima edizione, quello che
desta curiosità è se finalmente riuscirà ad esprimere le proprie
capacità anche alle Olimpiadi (tra Torino e Vancouver solamente
brutte figure) scrollandosi di dosso le paure e la tensione che
l'attanagliano durante questo tipo di eventi. Le coreane e le
giapponesi sono i clienti più difficili ma siamo sicuri che la
maturità raggiunta dalla bolzanina le permetterà di regalarci una
grande performance. Nella danza su ghiaccio invece abbiamo qualche
speranza di podio con il duo Cappellini-Lanotte che, a parte gli
irraggiungibili statunitensi e canadesi, potrebbe farsi onore.
PATTINAGGIO DI VELOCITA':
in una specialità dominata ormai da anni dagli olandesi, sia in
campo maschile che in quello femminile, i nostri colori difficilmente
sventoleranno sui gradini del podio ma Francesca Lollobrigida, romana
e nipote della famosa attrice, che vanta un secondo posto in coppa
del mondo nella specialità partenza in linea ha possibilità di ben
figurare anche nella rassegna a cinque cerchi.
SALTO CON GLI SCI: in
campo maschile i vari Collaredo, Bresadola e Dellasega firmerebbero
per non essere eliminati al primo turno e, con tutta probabilità,
vedranno i mostri sacri come Ammann, Schlierenzauer e Morgensten
solamente in tv. In quello femminile le gardenesi Runggaldier e
Insam, che vantano un paio di podi in Coppa del Mondo e soprattutto
un argento ai Mondiali di Oslo 2011 (la prima), hanno qualche
possibilità in più ma i livelli della giapponese Takanashi e dell'
americana Hendrickson sono irraggiungibili.
SCI ALPINO: in Canada ci
regalò l' unica medaglia del metallo più prezioso con Giuliano
Razzoli nello slalom speciale ma l' atleta emiliano è da più di tre
anni che non riesce a ripetere lo straordinario risultato di
Vancouver. Ma se “il Razzo” dovrebbe aver poche speranze, questo
non si può dire di Patrick Thaler che quest'anno è già salito sul
podio due volte (terzo sia in Val s'Isere che a Kitzbuhel) e che
sembra in splendida forma. Se tra i pali stretti tutti confidiamo
nell'altoatesino (anche se l'inossidabile Manfred Moelgg potrebbe
sorprenderci) non altrettanto positive le sensazioni per la squadra
dei gigantisti. Luca De Aliprandini, Roberto Nani, Moelgg e
Simoncelli (addirittura escluso Max Blardone) francamente non hanno
nessuna possibilità di potersi nemmeno avvicinare al podio. Discorso
diverso invece per lo squadrone della velocità. Se
Christof Innerhofer non
sembra più avere la forma di quando divenne campione del mondo,
Dominik Paris, Peter Fill e Werner Hell invece stanno disputando un
ottima stagione. Il primo ha vinto la discesa di Lake Louise, il
secondo è salito sul podio in due occasioni (uno in discesa e uno in
super-g) mentre l' ultimo è stato costantemente a ridosso del podio.
Seguiamo questi tre perchè le sorprese possono essere dietro l'
angolo.
Minori invece le
ambizioni della squadra femminile. Nelle discipline tecniche
purtroppo Denise Karbon è ormai logora mentre Chiara Costazza e
Federica Brignone non sono nelle condizioni psico-fisiche (entrambe
reduci da bruttissimi infortuni in serie) per rendere al massimo.
Qualche speranza in più per quanto riguarda il reparto velocità. Il
trio bresciano composto da Dada Merighetti, quest'anno purtroppo
lontana dalla forma migliore, e dalle sorelle Nadia e Elena (due
terzi posti per lei in Coppa quest'anno) Fanchini possono sempre
regalarci qualche gioia inaspettata.
SCI DI FONDO: 16 atleti
convocati con un solo candidato alla medaglia, quel Federico
Pellegrino che quest'anno vanta due secondi posti nello sprint ed è
in testa nella classifica di specialità. Per il resto una serie
numerosa di atleti troppo vecchi (vedasi l' inossidabile Giorgio Di
Centa che è probabilmente il più vecchio atleta presente alle
Olimpiadi), troppo giovani o troppo scarsi per raggiungere risultati
quantomeno decenti. Sembra passato un secolo da quando i vari Piller
Cotter, Zorzi, Valbusa o le mitiche Belmondo e Manu Di Centa facevano
incetta di medaglie e purtroppo passerà ancora un bel po' di tempo
prima di trovare atleti di questo livello.
SHORT TRACK: anche qui un
solo uomo, per meglio dire donna, al comando cioè quell' Arianna
Fontana che seppur giovanissima vanta nel suo palmares due bronzi
olimpici. Il primo a Torino, atleta più giovane nella storia degli
sporti invernali a conquistare una medaglia, il secondo quattro anni
or sono. I risultati di Coppa del Mondo degli ultimi due anni dicono
che l'atleta di Sondrio è in splendida forma e speriamo che ci
regali l' ennesima grande gioia perchè non c'è il due senza il
tre..
SKELETON: un solo atleta
presente: Maurizio Oioli. Miglior piazzamento in Coppa del Mondo: un
nono posto un paio d'anni fa e qui è meglio non continuare.
SLITTINO: occhi puntati
sul nostro alfiere e portabandiera Armin Zoeggler, due ori, un
argento e due bronzi nelle varie edizione dei giochi a cui ha preso
parte, che, nonostante non sia più un giovincello (ha appena
compiuto 40 anni), rimane sempre uno degli interpreti principi della
specialità singolo. Sia il carabiniere di Merano, quest'anno due
vittorie e due podi in Coppa del Mondo, che il giovanissimo
commilitone, classe 1993, Dominik Fischnaller (1 vittoria e 3 podi
ques'anno) partiranno con i favori del pronostico anche se dovranno
guardarsi le spalle dal teutonico Felix Loch, da qualche tempo
autentico dominatore della specialità.
Occhio di riguardo anche
per lo straordinario doppio composto da Gruber e Oberstolz che dopo
il quinto posto di Torino, il quarto di Vancouver sperano di scalare
almeno un altra posizione giungendo finalmente sul podio, degno
completamento di una carriera straordinaria. Nelle team femminile la
solita Sandra Gasparini non parte con i favori del pronostico ma
attenzione alla prova mista a squadre che ci potrebbe regalare una
bellissima sorpresa.
SNOWBOARD: anche qui
nutriamo qualche seria speranza di puntare al metallo che conta. Gli
atleti da controllare sono tre, Aaron March (terzo in Coppa
quest'anno) e Roland Fischnaller (vincitore di una Coppa del Mondo
assoluta nel 2012) specialisti nello slalom parallelo e l' alto
atesino Omar Visintin che ha conquistato una splendida vittoria nello
snowboard cross proprio qualche giorno fa. Per gli altri nove atleti
presenti (l' half pipe è stato escluso dalla Federazione per
mancanza di competitività) poche possibilità ma almeno la gioia di
poter fare un esperienza unica.
Per scaramanzia è meglio
non ipotizzare il colore delle medaglie che conquisteremo ma
ipoteticamente dovrebbero arrivare: una dallo snowboard, due dallo
slittino, una dallo short track, una dal pattinaggio di figura, due
dallo sci (alpino e di fondo) e una dal biathlon per un totale di
otto medaglie...speriamo bene....